Intolleranze alimentari

Le intolleranze alimentari sono reazioni indesiderate dell’organismo dopo l'ingestione di determinati alimenti introdotti di frequente con la dieta, con disturbi che possono evidenziarsi e accumularsi nel tempo. Il test per le intolleranze alimentari consiste in un semplice prelievo di sangue!

 

Cosa sono esattamente le intolleranze alimentari? Le intolleranze alimentari sono reazioni avverse al cibo, basate sulla suscettibilità individuale. Nel dettaglio, si parla di intolleranza quando l’organismo non è in grado di metabolizzare un dato alimento o un suo specifico componente, che riconosce come corpo estraneo, scatenando una reazione infiammatoria che provoca disfunzioni e disturbi in particolare a livello intestinale e instaura una condizione di intossicazione.

 

 

Quali sono le cause delle intolleranze alimentari? Le cause associate a questa incapacità da parte dell’organismo a tollerare determinate sostanze possono essere varie:

  • predisposizione genetica e familiare (difetti metabolici, mancanza di alcuni enzimi digestivi)
  • alterazioni della flora batterica intestinale
  • dieta squilibrata
  • infezioni intestinali
  • assunzione di farmaci
  • additivi alimentari
  • problemi durante lo svezzamento
  • stress psicologico
  • fumo e alcool.

Oltre a quelle indicate, le cause delle intolleranze possono avere origine nella storia clinica del paziente, nelle sue abitudini di vita, nell'abuso di alcuni alimenti o in una condizione patologica già presente (malattie infiammatorie dell’intestino, gastrite, reflusso gastroesofageo, calcoli della colecisti). Per questo, è fondamentale indagare le cause peculiari per ogni paziente.

Quali sono i sintomi delle intolleranze alimentari? Le intolleranze alimentari si manifestano con disturbi ricorrenti e persistenti, prevalentemente a livello gastrointestinale, come diarrea, stipsi, vomito, nausea, problemi digestivi, crampi, dolore e gonfiore addominale, flatulenza, colon irritabile, perdita di sangue con le feci.

Ciononostante, non è insolita la comparsa di disturbi in altre zone del corpo; ad esempio reazioni cutanee con macchie rosse, bolle e pomfi, acne, orticaria, dermatiti, problemi alle vie respiratorie, asma, tosse, riniti, dolori articolari, stanchezza cronica, cefalee, irritabilità e persino ansia e forme lievi di depressione. Le intolleranze alimentari sono poi spesso correlate a disordini del peso corporeo, con rapide variazioni sia in eccesso sia in difetto, e ritenzione idrica,  con edema mattutino di viso e mani.

Come si effettua la diagnosi di intolleranza alimentare? Oggi identificare eventuali situazioni di intolleranza alimentare è facile e veloce; basta un semplice prelievo di sangue per testare la reazione immunitaria nei confronti degli alimenti assunti con la dieta, individuando quelli a rischio. Il test per le intolleranze alimentari deve essere effettuato a digiuno da almeno 8-10 ore; se si sta assumendo farmaci a base di cortisone o altri steroidi è bene eseguire l’esame dopo aver sospeso la terapia da almeno cinque giorni.

Il trattamento per le intolleranze alimentari consiste nell’eliminare dalla dieta gli alimenti identificati come causa di intolleranza, responsabili dei disturbi. Il nuovo regime dietetico curativo deve essere seguito per almeno tre mesi per ottenere una disintossicazione sensibile dell’organismo. Dopo il periodo di astinenza, si può provare a reintrodurre gradualmente gli alimenti nella dieta.

In presenza di una intolleranza alimentare, la consulenza di un professionista sanitario qualificato risulta di fondamentale importanza per gestirla correttamente e in modo efficace nel lungo periodo.